Nota del Segretario e del Presidente del Movimento per la Giustizia
L’annuncio della dichiarazione di incostituzionalità della legge nota come Pecorella bis conferma che nella precedente legislatura vi sono stati interventi normativi consapevolmente adottati in contrasto con i principi costituzionali, nonostante specifici e approfonditi tempestivi rilievi da parte della magistratura e della comunità scientifica.
Del resto, ogniqualvolta il Legislatore interviene su tematiche delicate e complesse in modo volutamente asistematico, per soddisfare interessi ed esigenze contingenti e di alcuni, l’esito non può che essere ‘illegittimo’.
Spiace dover constatare che alla soddisfazione per un intervento che ripristina principi fondamentali nel processo, si accompagna il rammarico per gli effetti distorsivi che norme incostituzionali hanno sin qui determinato sulla già disastrata giurisdizione.
Attendiamo il deposito della sentenza della Corte delle Leggi, per poter adeguatamente valutare gli insegnamenti sul principio di parità delle parti nel processo ed i suoi limiti.
Fin d’ora dobbiamo tuttavia osservare che:
- viene meno un altro ‘alibi’ perché la nuova maggioranza parlamentare non ridisciplini le più discusse recenti normative in materia di giustizia, secondo gli impegni di programma e senza scaricare le proprie responsabilità sul giudice costituzionale;
- la politica ben può criticare ma deve rispettare le decisioni di ogni giudice, e specialmente della Corte costituzionale, garante del rispetto dei principi indisponibili anche allo stesso Legislatore ordinario; continuare a proclamare che i giudici agiscono nel modo purtroppo tipico della peggior politica partitica (o con me o contro di me, e perciò decido in un modo o nell’opposto) è solo segno di ulteriore degrado e mancanza di cultura delle Istituzioni.
25. 1. 2007
Carlo Citterio Ernesto Aghina
segretario generale presidente