SOMMARIO
1. IL NUOVO BOLLETTINO DELLE SEDI VACANTI
2. LA PROROGA DEL MINISTRO AL PROCURATORE CORDOVA
3. INCARICHI DIRETTIVI (8 PRES. SEZ. CASSAZIONE, PROCURATORE DI ROMA, PRESIDENTE DEL TRIB. DI
TORTONA)
4. INCARICHI SEMIDIRETTIVI
5. UN ALTRO BANDO PER UDITORE GIUDIZIARIO (350 POSTI)
6. 7 MAGISTRATI DI APPELLO DESTINATI IN CASSAZIONE
7. LA SITUAZIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI DI PARMA
8. FUORI RUOLO
9. TABELLE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
DALLE COMMISSIONI
1. IL NUOVO BOLLETTINO DELLE SEDI VACANTI
Come è noto, il plenum del 17 marzo 2004 ha approvato il nuovo bando per trasferimenti di circa 250 posti di I e II grado.
Per fine aprile è già programmata la pubblicazione dei posti vacanti di consigliere della Corte Cassazione, di sostituto della Procura Generale della Cassazione e della Direzione Nazionale Antimafia, nonché quelli di magistrato di tribunale e di appello destinasti al Massimario della Cassazione. Quanto ai posti semidirettivi resisi vacanti dal giugno scorso, quando sono stati pubblicati tutti i 104 posti vacanti, la quinta commissione ha in programma una prossima pubblicazione delle ulteriori vacanze.
Tornando al bando dei posti di I e II grado la scelta è stata quella di pubblicare, ad eccezione di pochissime eccezioni, tutti i posti vacanti, ivi compresi quelli liberatisi negli ultimissimi giorni.
Si tratta di una scelta di trasparenza, adottata già in precedenza, poiché non si ravvisano motivi per escludere una "riserva" di posti dal bollettino dei trasferimenti, ove si eccettui una percentuale del 10% (in virtù di un emendamento del cons.Stabile, approvato a maggioranza), per i grandi uffici, ove i posti vacanti siano superiori a dieci.
In occasione del dibattito di plenum sono stati tuttavia presentati alcuni emendamenti, alcuni dei quali sono stati accolti ed altri rigettati.
Il cons. Marotta ha chiesto di escludere dall'elenco uno dei tre posti del Tribunale di Genova, senza tuttavia dedurre una specifica motivazione. Da alcuni interventi contrari è, tuttavia, emerso che l'esclusione del posto in questione era collegata alla pendenza di una pratica in terza commissione, relativa ad una richiesta ex lege 104/92; si trattava, in particolare, di una richiesta già rigettata, con riferimento alla quale il magistrato interessato aveva fatto pervenire pochi giorni prima nuova documentazione. L'emendamento è stato accolto (con il voto favorevoli dei consiglieri del Polo, Unicost, Marvulli e Berlinguer e con il voto contrario di Movimenti e M.D), non essendo stata condivisa l'opinione di coloro i quali hanno sostenuto che detta richiesta andava valutata nell'ambito del concorso ordinario.
Il cons. Civinini ha chiesto l'inserimento del posto di giudice del Tribunale di Messina, non ritenendo giustificata l'esclusione del posto vacante in relazione ad una richiesta di rientro di un magistrati collocato fuori ruolo. E' stato, in particolare, dedotto che tale richiesta deve essere valutata con particolare attenzione, trattandosi di bilanciare l'interesse del magistrato che è anche investito di mandato elettivo in ente territoriale e l'interesse di tutti gli altri magistrati che aspirano alla stessa sede. L'emendamento in questione mirava, dunque, alla pubblicazione del posto, perché si valutassero in sede concorsuale le contrapposte esigenze. L'emendamento è stato respinto dalla stessa maggioranza precedente.
Il cons. Riello ha chiesto l'inserimento nell'elenco delle sedi i posti di sostituto Brindisi e di giudice del lavoro di Napoli. Il posto di sostituto Brindisi era stato escluso poiché vi era una pendenza ai sensi della legge 104, mentre il posto di giudice del lavoro di Napoli per conservare al Consiglio qualche posto vacante in relazioni a possibili future esigenze. Entrambi gli emendamenti sono stati accolti con ampia maggioranza, essendo rimasto accertato che in merito alla pendenza ex lege 104 era stata riservata altra sede, e che, quanto al posto di giudice del lavoro Napoli, la riserva andava oltre la quota del 10% dei posti stabilita in una precedente delibera..
Il cons. Aghina ha, chiesto, per le stesse ragioni prospettate nell'emendamento Riello, l'inserimento nel bollettino di tutti i posti residualmente vacanti: e cioè di 1 posto di giudice Milano, di 3 posti di giudice Roma e di 1 posto di giudice del lavoro Roma. Sono stati approvati i primi due emendamenti, sia pure con una risicata maggioranza, (11 a favore, 10 contrari) mentre è stato rigettato l'emendamento per l'inserimento di un ulteriore posto di giudice del lavoro di Roma (11 a favore, 10 contrari).
Veramente difficile comprendere il motivo per cui alcuni consiglieri (segnatamente di Unicost) abbiano votato per l'inserimento nell'elenco dei posti al Tribunale di Roma e del posto di giudice del lavoro Napoli e contro l'inserimento del posto di giudice del lavoro Roma.
Riteniamo che il Consiglio debba seguire un criterio generale (ed in particolare la pubblicazione di tutti i posti vacanti, anche per ridurre i disagi degli uffici), ma dobbiamo riscontrare che invece si continuano a seguire criteri del tutto particolari, che distinguono tra ufficio e ufficio.
2. LA PROROGA DEL MINISTRO AL PROCURATORE CORDOVA
Il ministro Castelli, a fronte di una richiesta del dott. Cordova, che deduceva la necessità per definire alcuni importanti procedimenti di differire il proprio (imminente) trasferimento in Cassazione, disposto a seguito dell'accertamento della sua incompatibilità ambientale nella sede di Napoli (su cui è già intervenuto il TAR del Lazio in sede cautelare), ha concesso una proroga di sei mesi al trasferimento ai sensi dell'art.10 Ord. Giud.
In calce ad una generica richiesta, (operata peraltro "per saltum", senza investire il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello), che si pone come oggettiva deroga al provvedimento di trasferimento per incompatibilità adottato dal CSM dopo una triennale istruttoria, il ministro Castelli ha apposto la tacitiana dicitura: "Si concede la proroga per mesi sei".
E' stato così emesso un provvedimento che mette in discussione le prerogative del Consiglio, vulnerate attraverso uno strumento (la proroga del trasferimento per ragioni di servizio), che a nostro avviso non può ontologicamente ricomprendere anche il caso di trasferimento di ufficio per incompatibilità del magistrato, la cui procrastinata permanenza mal si concilia con le "esigenze di servizio" che la disposizione intende tutelare.
Si tratta di un provvedimento che non ha precedenti, e che determina nella Procura di Napoli una situazione di perdurante disagio.
Il plenum del Consiglio, investito in via d'urgenza del problema, ha approvato la seguente delibera (con il solo voto contrario del cons. Buccico), in cui si invita il ministro della Giustizia a revocare la proroga:
"Il Ministro della giustizia ha differito di sei mesi l' esecuzione del trasferimento del dott. Cordova alla Corte di cassazione disposto ex art. 2 della L.G..
Già in occasione del provvedimento con il quale fu disposto il posticipato possesso del dr. De Silvestri, la Prima Commissione all'unanimità prospettò l'inopportunità che un trasferimento deliberato a domanda del magistrato, e in prevenzione rispetto a un procedimento ex art. 2 L.G. pendente, fosse posticipato per iniziativa del Ministero. Nel caso in questione l'incompatibilità ambientale, peraltro, è già stata accertata dal CSM, con provvedimento non sospeso dalla giustizia amministrativa.
A ciò si aggiunga che in data 17 marzo 2004 la Quinta Commissione del CSM ha indicato all'unanimità il nuovo Procuratore della Repubblica di Napoli.
In attuazione del principio di leale collaborazione tra Istituzioni, il Consiglio invita il Ministro a riconsiderare la ricorrenza dei presupposti e delle condizioni del proprio provvedimento".
3. INCARICHI DIRETTIVI (8 PRES. SEZ. CASSAZIONE, PROCURATORE DI ROMA, PRESIDENTE DEL TRIB. DI TORTONA)
Dopo un lungo a travagliato iter, è stata definita la nomina di otto nuovi presidenti di sezione della Corte di Cassazione. Indicazione unanime per i consiglieri PAOLO VITTORIA, GIOVANNI PRESTIPINO, ETTORE MERCURIO, TORQUATO GEMELLI, ERMINIO RAVAGNANI e SERGIO MATTONE. Nove astensioni (MD e Movimenti) sul conferimento dell'incarico al cons. PAOLINO DELL'ANNO, ed otto (MD, Aghina e Arbasino) sulla nomina del cons. ALDO SEBASTIANO RIZZO.
Si è trattato di una decisione per molti versi innovativa, in quanto nella valutazione si è conferito preminente rilievo alle attitudini professionali dei colleghi rispetto al dato della mera anzianità di carriera che ha sin qui tradizionalmente informato la scelta degli incarichi apicali in Cassazione.
Confidiamo che la "novità " possa essere apprezzata dai colleghi di legittimità , attesa l'elevata qualità della "rosa" dei prescelti, e ci conforta in questo l'apprezzamento della selezione operata dalla quinta commissione che sia il presidente Marvulli che il Procuratore generale Favara hanno voluto fare in plenum.
Unanime indicazione del dott. VITO PRIOLO (cons. Appello Milano) quale nuovo Presidente del Tribunale di Tortona.
Larghissima votazione per il dott. GIOVANNI FERRARA (Pres. uff. gip Tribunale di Roma), designato all'impegnativo incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma con la sola astensione del cons. Di Federico, motivata dal "transito" dall'ufficio g.i.p./g.u.p. a quello requirente. Si conclude così in tempi brevi la vacanza nella direzione di uno degli uffici più importanti dell'organizzazione giudiziaria, in una procedura funestata dalla prematura scomparsa del dott. Abbate, mediante la nomina di un magistrato cui si dall'inizio era andato in quinta commissione il voto di Aghina, ed a cui rivolgiamo gli auguri di buon lavoro e di proseguire nella meritoria attività sin qui svolta dal suo predecessore dott. Vecchione.
4. INCARICHI SEMIDIRETTIVI
L'unico incarico semidirettivo deliberato in settimana (all'unanimità ) riguarda quello di Presidente di sezione del Tribunale di Milano, conferito alla dott.ssa ELISA CECCARELLI (Presidente del Tribunale per i minori di Bologna).
5. UN ALTRO BANDO PER UDITORE GIUDIZIARIO (350 POSTI)
Dopo l'approvazione della graduatoria definitiva degli uditori che sceglieranno la sede il 30 marzo, nell'ultimo plenum il Consiglio, ricevuta la bozza di un nuovo bando di concorso per uditore giudiziario (in ottemperanza a quanto previsto dalla legge n.48/2001, che prevedeva tre concorsi sino a tutto il 27 marzo 2004), ha indicato in 350 il numero dei posti dell'ultimo dei tre concorsi, richiedendo al contempo a dar corso alla determinazione delle nuove piante organiche per la residua dotazione di 312 posti.
Si tratta di un concorso in tutto eguale a quello appena bandito dal Ministro, con esclusione dalla prova preselettiva informatica per i diplomati delle Scuole di specializzazione per le professioni legali.
Va peraltro rilevato come nella bozza di bando, che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel rispetto del termine previsto, si preveda che la data entro cui va attestato il conseguimento del diploma della S.S.P.L. verrò indicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 marzo 2005, data antecedente a quella che sarà fissata per l'inizio delle prove preliminari.
Da tanto può dedursi come il Ministro, tenuto a disporre il terzo bando in virtù della previsione normativa precedentemente citata, ha inteso però differire di oltre un anno il concreto svolgimento del concorso, per evitare la sovrapposizione con quello appena bandito.
Si tratta di una decisione opportuna, anche se va rilevato come la pubblicazione di due bandi in rapida successione, a distanza di pochi giorni, atteso il generale principio di presentazione della domanda entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, determinerà non pochi inconvenienti, costituendo una sostanziale "replica" del concorso già bandito per 380 posti.
A tal fine il plenum ha inteso segnalare al ministro l'opportunità di intervenire in proposito, approvando la delibera che si trascrive di seguito:
Il Consiglio Superiore della Magistratura, vista la nota in data 2.3.2004, prot. n. 1917G/268 e successiva nota prot. n. 1917/G/389 con cui il Ministero della Giustizia ha trasmesso, per le opportune valutazioni, lo schema di decreto ministeriale di indizione del prossimo concorso per uditore giudiziario; ritenuto opportuno, preliminarmente, ribadire la raccomandazione al Ministro della Giustizia, relativamente all'integrazione dell'art. 8 del suindicato schema di decreto, circa la necessità di disciplinare compiutamente le modalità di nomina dei docenti universitari di lingua straniera secondo quanto previsto dall'art. 123 ter comma 4 O.G.; rilevato che la distanza temporale particolarmente lunga fra la pubblicazione del bando e l'inizio delle prove preselettive determina l'esclusione dal concorso di un numero significativo di persone che si laurereranno nel periodo intermedio, così rendendo altamente probabile che a questo terzo concorso previsto dalla legge n. 4/2001 partecipino soggetti in massima parte coincidenti con i partecipanti al concorso precedente; ritenuto che a tali inconvenienti potrebbe porsi rimedio attraverso opportuni interventi sulla disciplina dei titoli di ammissione; considerato, ancora che l'art. 19, comma 2 del D.L. n. 398/97 dispone che l'archivio delle domande per la prova preliminare diviene utilizzabile per il concorso per uditore giudiziario, con decreto del Ministro della Giustizia, sentito il Consiglio Superiore della Magistratura, delibera di approvare con le osservazioni indicate nella parte motiva lo schema di decreto ministeriale di indizione del prossimo concorso per uditore giudiziario, trasmesso dal Ministero della Giustizia con nota del 2.3.2004, prot. n. 1917G/268 e successiva nota prot. n. 1917/G/389 e di segnalare l'esigenza di procedere, all'esito dell'aggiornamento dell'archivio dei quesiti, agli adempimenti di cui all'art. 19 comma 2 D. Lgs. n. 198/97.
6. 7 MAGISTRATI DI APPELLO DESTINATI IN CASSAZIONE
All'esito di una procedura particolarmente laboriosa, derivante dalla necessità di esaminare singolarmente le quasi 200 domande pervenute per i posti di magistrati d'appello destinati alla Corte di Cassazione, il plenum ha approvato a maggioranza la proposta della terza commissione, con 17 voti a favore, 5 contrari (Spangher, Ventura Sarno, Buccico, Di Federico e Marvulli) e 3 astensioni (Rognoni, Arbasino e Favara) disponendo il trasferimento dei dott. MARIA ROSARIA SAN GIORGIO (magistrato di Tribunale destinato alla Cassazione), IPPOLISTO PARZIALE (Trib. Roma), ROBERTA VIVALDI (Appello Bologna), BIAGIO VIRGILIO (magistrato di Tribunale destinato alla Cassazione), MARIA VESSICHELLI (Trib. Roma), RAFFAELE FRASCA (assistente alla Corte Costituzionale) e IGNAZIO GIOVANNI PATRONE (assistente alla Corte Costituzionale), per il quale ultimo è stato disposto l'accantonamento in presenza di altra domanda per il posto di magistrato di appello destinato alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione.
Non semplice la decisione finale, in presenza di domande di altri validissimi aspiranti, che potranno però concorrere quanto prima per i posti resisi vacanti nelle more del concorso, che resta (in uno con quello di magistrato di tribunale destinato alla Cassazione), uno dei più partecipati, per l'interesse rivestito dall'attività svolta presso il Massimario.
7. LA SITUAZIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI DI PARMA
Il plenum si è occupato della situazione degli uffici giudiziari di Parma gravati dall'eccezionale onere derivante dagli effetti giudiziari della vicenda Parmalat. La settima commissione del CSM ha svolto una indagine conoscitiva attraverso la audizione del Presidente della Corte di Appello di Bologna, del Procuratore Generale, dei reggenti la Procura della Repubblica ed il Tribunale ( entrambi questi uffici sono attualmente privi dei dirigenti). Il quadro complessivo che ne è emerso è di un ufficio che necessita di urgenti interventi di incremento dell'organico di magistrati e personale amministrativo nonché di supporti logistici ed informatici per fronteggiare le eccezionali esigenze ed in questo senso la delibera ha segnalato ciò al Ministro per i provvedimenti di sua competenza. In relazione ai rimedi immediatamente esperibili si è dato atto che il procuratore Generale di Bologna aveva tempestivamente provveduto ad applicare il Sostituto PG Zincani a reggere la Procura dopo le dimissioni del procuratore Panebianco e che il consiglio aveva già disposto due applicazioni extradistrettuali alla procura stessa per consentire alla stessa di fronteggiare il lavoro ordinario in quanto tre dei sei sostituti in organico sono impegnati nella indagine penale relativa al caso Parmalat.
La situazione del Tribunale appare ancor più delicata in ragione del regime delle incompatibilità concernenti gli sviluppi del procedimento penale sia a livello di ufficio GIP/GUP che di dibattimento. Al riguardo l'attuale reggente del Tribunale dott. Piscopo ha adottato provvedimenti che sono stati condivisi per fronteggiare la situazione del momento. Altro punto delicato riguarda l' aspetto civilistico della procedura concorsuale. Il Presidente della Corte ha provveduto alla applicazione di un magistrato da Bologna per fronteggiare le esigenze connesse alle altre procedure pendenti mentre per la trattazione della procedura Parmalat ed altre collegate si è verificata una delicata situazione. Infatti il giudice delegato ai fallimenti (che aveva avuto in carico la prima procedura) è stato trasferito a domanda (in ragione del limite decennale inderogabile fissato dalla circolare sulle tabelle) all'ufficio GIP e la funzione di giudice delegato è stata assunta dal presidente ff del Tribunale il quale peraltro con variazione tabellare aveva destinato in supplenza il precedente giudice delegato per la trattazione della procedura. Questa variazione tabellare non è stata approvata dal plenum (astenuti Arbasino, Fici e Di Federico) in quanto non si sono ravvisati i presupposti della "supplenza". Le ragioni dell'astensione si sono fondate sul rilievo che il risultato raggiunto attraverso la rigida applicazione dei criteri tabellari (che dovrebbero essere finalizzati alla funzionalità dell'ufficio) non apportavano, in questo caso, ad un risultato confacente alle esigenze del servizio in quanto il giudice delegato originariamente designato aveva ampia esperienza in materia e conosceva già la procedura concorsuale.
In plenum è stata comunque condivisa l'esigenza della prosecuzione di un monitoraggio sulla situazione degli uffici.
8.FUORI RUOLO
GIANCARLO NOVELLI (p.m. Napoli) è stato destinato fuori ruolo all'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia;
ROSARIO AITALA è stato confermato per altri sei mesi quale membro della Missione CE di assistenza alla Polizia Albanese.
9. TABELLE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
Approvato il programma organizzativo (2002/2003) del Tribunale di Lodi e della Procura di Locri (salvo l'assegnazione personale al Procuratore della Repubblica di procedimenti periodicamente selezionati) e, con rilievi da utilizzare nel prossimo progetto biennale, le tabelle del Tribunale di Lecco, Tribunale di Prato, Tribunale di Oristano e Procura di Latina.
Non approvate le tabelle del Tribunale di Pistoia.
DALLE COMMISSIONI
QUINTA COMMISSIONE
Proposto all'unanimità , per l'incarico direttivo di Presidente del Tribunale di Salerno, il dott. LUIGI MASTROMINICO (Procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli).
OTTAVA COMMISSIONE
Prosegue l'esame a ritmo serrato delle pratiche per la conferma biennale dei giudici di pace in scadenza all'inizio del mese di aprile. Nonostante l'entità dell'impegno e le centinaia di delibere già intervenute, i ritardi nella trasmissione dei fascicoli con i relativi pareri da parte di alcuni Consigli Giudiziari determinerà in alcune sedi dei disagi per l'utenza, derivanti dall'impossibile emissione in tempo utile da parte del Ministero del decreto di conferma nelle funzioni giurisdizionali per una serie di magistrati onorari.